Rocca Frangipane a Tolfa, rovine di un piccolo castello medievale sulla cima della montagna con un panorama mozzafiato sulle valli circostanti. Il contesto si presta per un racconto sulla società agro-pastorale e sulla storia dello sfruttamento minerario per l’estrazione di allume. In questo sito è stato sperimentato per la prima volta il format di Su:ggestiva nel 2017, locandina in allegato.
Necropoli Etrusca Banditaccia – Cerveteri
Necropoli della Banditaccia a Cerveteri, una della più grandi dell’antichità, è una riproduzione della “città dei vivi”. Questo sito rappresenta un eccezionale esempio dell’architettura domestica etrusca dalle origini fino al periodo ellenico, ed offre l’occasione per immaginare la quotidianità in altri tempi. La Necropoli è riconosciuta patrimonio UNESCO.
Parco Marturanum – Barbarano Romano
Parco Regionale Marturanum a Barbarano Romano con un’alta concentrazione di resti etruschi, molti dei quali monumentali. 2000 tombe rupestri e tagliate etrusche si mimetizzano nella vegetazione rigogliosa. Un sito affascinante e poco conosciuto, così come il centro storico di Barbarano Romano inserito nell’area del Parco.
Antica Monterano – Canale Monterano
Monterano Antica a Canale Monterano, uno dei borghi abbandonati più suggestivi del Lazio, all’interno della Riserva Naturale Regionale Monterano; un luogo sospeso tra natura e storia, set di film di culto come “Ben Hur”, “Guardie e ladri”, “Brancaleone alle crociate” e “Il Marchese del Grillo”.
Borgo di Ostia Antica – Roma
Borgo di Ostia Antica, con il Castello di Giulio II ed il Parco Archeologico adiacente che cristallizzano epoche definite da cui prendere spunto per la narrazione e svelare un continuum storico di grande interesse, data la posizione geografica e strategica del sito. Storie di vita lungo il Tevere, dallo splendore dell’epoca romana alla cittadella fortificata del IX secolo, dall’inondazione alla bonifica.
Viterbo Sotterranea – Viterbo
Viterbo Sotterranea, una rete di cunicoli ed ambienti che si estendono sotto il centro storico e conducono fin oltre la cinta muraria. Da Piazza della Morte, in pieno centro storico, si accede al percorso scavato nel tufo, la roccia vulcanica che caratterizza il paesaggio della Tuscia. I passaggi hanno avuto funzioni differenti in epoche successive, dall’epoca etrusca alla seconda guerra mondiale.